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domenica 4 marzo 2012

Gli evasori: una delle lobbies più potenti d’Italia


Luigi Magistro è il direttore dell’accertamento all’Agenzia delle Entrate e ha diviso i contribuenti in tre categorie:
-le 3500 grandi imprese (1000 solo in Lombardia) con oltre 100 milioni di euro di fatturato, come la Bosch, la Luxottica, il gruppo Menarini…
-le 60 mila medie imprese con un fatturato che va da 5 a 100 milioni di euro
-le piccole imprese e i circa 5 milioni di lavoratori autonomi con partita IVA (contro il milione e mezzo in Germania)
Secondo le ipotesi di Luigi Magistro queste tre categorie rappresentano ciascuna un terzo del fatturato ed un terzo dell’evasione.
L’Istat stima un sommerso di 250 miliardi di euro in base al Prodotto Interno Lordo ma è difficile dire quanta evasione si rivela dietro a ciò, anche se l’ultimo rapporto della Guardia di Finanza denuncia annualmente mancati introiti per 120 miliardi di euro, di cui 40 miliardi di sola IVA.  
I controlli, che oggi hanno tanto risalto, vengono fatti annualmente dalla Guardia di Finanza (500mila) e dall’Agenzia delle Entrate (50mila). Dal 2007 ad oggi sono stati stanati 350mila evasori totali. Nel 2010 la Guardia di Finanza ha contestato 40 miliardi di imponibile, riscuotendone più di 10 (contro i 9 nel 2009 e gli 11,6 nel 2011, circa un miliardo da cinque grosse banche italiane tra cui Intesa San Paolo, all’epoca diretta dall’attuale ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera..). Questo governo ha messo a disposizione i movimenti finanziari comunicati dagli operatori finanziari (inventato nel 1996 da Vincenzo Visco, ministro delle Finanze, ma bloccato dal Parlamento per 15 anni!), il controllo sui conti correnti e la norma (unica in Europa) che stabilisce come illecito penale la falsa testimonianza nel controllo fiscale. Inoltre la tracciabilità si è abbassata a quota 1000 €, vietando di pagare in contanti fino a quella cifra, rendendo ricostruibili le transazioni. Nella circolare governativa viene precisato che anche ai pagamenti frazionati verrà applicata una sanzione, importo minimo di 3000 €

In più, negli uffici romani della Sogei, si può contare su Serpico: un maxi cervellone con una memoria da 1 milione di miliardi di byte che può incrociare 22200 informazioni al secondo!
Così le esportazioni di lingotti d’oro verso la Confederazione elvetica sono cresciute del 30%, addirittura alcune banche svizzere affittano le cassette di sicurezza degli alberghi per esaudire le abnormi richieste dei clienti italiani; i sequestri di valuta alle frontiere sono aumentati del 50%.
Luigi Magistro ci tiene a sottolineare che siamo tutti partecipi di questa battaglia socio-economica che permetterà di avere uno stato sociale più efficiente. Riguarda tutti: chi non paga le tasse danneggia chi le paga, l’impresa che non versa l’IVA fa concorrenza scorretta nei confronti di ci la versa. Nonostante ciò, dopo i condoni e gli scudi fiscali, ci sono ancora politici che protestano: Umberto Bossi la scorsa estate a Pontida e Alberto Goffi dell’UDC, avvocato con studio a Torino.
Il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati ha però sottolineato che “il grave ritardo (in media 5-6 anni) con il quale l’Agenzia delle Entrate trasmette le notizie di reato ha sostanzialmente depennato tutti questi reati a causa della prescrizione”

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