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Qui vorrei far conoscere in completa autonomia i miei pensieri, i miei desideri, le mie idee, le mie esperienze, le mie riflessioni, i miei momenti, le mie storie, i miei sentimenti, i miei disagi, le mie opinioni, le mie proteste le mie considerazioni. Vorrei pure condividere notizie ed informazioni.

Il blog è uno strumento che permette ai lettori di scrivere commenti esprimendo collettivamente libere opinioni esponendo così i problemi e, entrando in collaborazione, dar voce alle soluzioni.

Accanto a ciò che si racconta ha un'importanza vitale come lo si racconta, quindi esigo “l'indipendenza per poter approvare ciò che c'è di buono e criticare ciò che c'è di male”


lunedì 15 giugno 2015

Gandhi – Antiche come le montagne – I pensieri del Mahatma sulla verità, la nonviolenza, la pace – terza parte



  • Attività sociale:
 “La mia mente fu sempre più occupata dal problema di come si potesse migliorare questo stato di cose”
“Ogni volta che possiamo distinguere tra bene e male, dobbiamo scegliere il primo e rifiutare l’altro”
“Quando rifiuto di fare una cosa che ripugna alla mia coscienza, uso la forza dell’anima”
“Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che <è possibile> e proseguirò per la mia strada”
“Mi sono dedicato al giornalismo non per amore del giornalismo, ma semplicemente per appoggiare quella che ho creduto essere la mia missione nella vita”


  • Politica:


“La mia devozione alla verità mi ha spinto alla politica”
“Socialismo è una bella parola e, per quanto ne so, nel socialismo tutti i membri della società sono uguali – nessuno in basso, nessuno in alto. Nel corpo dell’individuo la testa non è superiore perché è la sommità del corpo, né le piante dei piedi sono inferiori perché toccano terra. Come le membra del corpo dell’individuo sono uguali, così sono uguali i membri della società. Questo è il socialismo. In esso il principe e il contadino, il ricco e il povero, il datore di lavoro e il salariato sono tutti sullo stesso piano … Questo socialismo è puro come il cristallo. Sono quindi necessari mezzi puri come il cristallo per raggiungerlo. Mezzi impuri si risolvono in un fine impuro. Perciò non si otterrà l’eguaglianza del principe e del contadino tagliando la testa al principe, né il procedimento di tagliar teste potrà equiparare il datore di lavoro al salariato”
“La mia passione per gli oppressi mi ha coinvolto nella politica”
“Lo Stato dovrebbe preoccuparsi del benessere temporale, dell’igiene, delle comunicazioni, delle relazioni con l’estero, della circolazione monetaria e così via, ma non della vostra o mia religione. Questo è affare personale di ciascuno”
“Alcuni amici mi hanno detto che la verità e la non-violenza non trovano posto nella politica e negli affari di questo mondo. Non sono d’accordo”
“Per me il potere politico non è un fine, ma uno dei mezzi per permettere al popolo di migliorare le sue condizioni in ogni settore della vita … Se la vita nazionale diventa così perfetta da governarsi da sé, non occorre più nessuna rappresentanza. Si ha allora uno stato di illuminata anarchia. In un tale stato ciascuno è governante di sé stesso e si governa in modo da non molestare mai il vicino. Perciò, nello stato ideale non vi è potere politico perché non vi è Stato”

“Non si può dividere l’attività sociale, economica, politica e puramente religiosa in comparti stagni”
“La verità è che il potere risiede nel popolo ed è affidato momentaneamente a coloro che esso sceglie come suoi rappresentanti”
 
  •  Verità:

“La verità è come un grande albero, che più lo si coltiva, più dà frutti”
“Non vi è altro Dio all’infuori della verità”
“Non si può, per esempio, essere menzogneri, crudeli, incontinenti, e pretendere di avere Dio al proprio fianco”
“Un errore non diventa verità perché se ne moltiplica la diffusione, né la verità diventa errore perché nessuno la vede”
“Un bene permanente non può mai essere il risultato della menzogna e della violenza”
“La verità deve essere detta, per quanto dura o impopolare essa possa apparire al momento”
Max Müller: “La verità ha bisogno di essere ripetuta finché vi sono ancora uomini che non vi credono”
 
  •  Missione:

“L’uomo non raggiunge mai la sua destinazione, se persiste a deviare dalla retta via”
“Ogni passo verso l’alto mi fa sentire più forte e pronto per il successivo”
“Se si vuol fare qualche cosa di veramente importante, non basta soltanto la ragione, ma bisogna anche toccare il cuore”

“La <resistenza positiva> è una spada universale; può usarsi in ogni caso; benedice colui che la usa e colui contro il quale viene usata. Senza spargere una goccia di sangue ottiene risultati di vasta portata. Non arrugginisce mai e non può essere rubata”
“Il possesso di armi sottintende un elemento di paura, se non di viltà”
“La vita è un anelito. La sua missione è tendere alla perfezione, che è realizzazione di sé. Non bisogna abbassare l’ideale a causa delle nostre debolezze e imperfezioni”
“Il mio obiettivo è l’amicizia con il mondo intiero, e io posso conciliare il massimo amore con la più severa opposizione all’ingiustizia”

venerdì 12 giugno 2015

La non certo brillante storia del pesante volo di Alitalia – terza parte



Il 1° settembre 2008 la nuova Compagnia Aerea Italiana guidata da Roberto Colaninno, con 18 azionisti e grazie alla regia dell’amministratore delegato di Intesa-Sanpaolo Corrado Passera, recapita al commissario Fantozzi un’offerta per l’acquisizione delle attività di Alitalia. 
I circa 7mila esuberi e i debiti resteranno in capo ad Alitalia, cioè al Tesoro, cioè ai cittadini. 
Il prezzo ritenuto giusto da entrambe le parti sarebbe attorno ai 450 milioni di euro.

Lunga trattativa.
Governo, Fantozzi, Colaninno e Bonanni (CISL) avevano considerato la questione “contratti” di facile soluzione ma i contratti per consentire alla CAI di volare con profitto devono realizzare una diminuzione di costi del 30% ed un pari aumento di produttività.
Piloti, assistenti di volo e dipendenti non ci stanno.

Berlusconi chiama Colaninno, Sacconi (Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali) chiama i sindacati, Matteoli (Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti) chiama i piloti, Passera chiama tutti ma i piloti confermano che a quelle condizioni è inutile continuare.

I fornitori di carburante (tra cui l’ENI: compagnia di bandiera petrolifera!) comunicano che non daranno più forniture a credito. L’intera flotta, così, cesserà di volare fra una settimana o poco più. 
La tensione è alle stelle.

Il Sole 24 Ore e la banca dati della Thomson Financial hanno controllato il valore patrimoniale di Alitalia e l’11 settembre 2008 scrivono che un’azione di Alitalia in Borsa valeva circa 10€ nel 2001 e solo 1,57€ nel 2006. 
Durante i governi Berlusconi I e II, insomma, il patrimonio della compagnia di volo ha perso più dell’80% del suo valore patrimoniale. 
Il capitale della compagnia è quasi azzerato.
Le cifre non sono opinioni e non hanno bisogno di commenti.

Il 18 settembre, nonostante l’assenso di CISL, UGL e UIL, c’è il rifiuto della CGIL e dei sindacati di politi ed assistenti di volo a controfirmare il contratto proposto; l’assemblea CAI ritira l’offerta di acquisto ed allora il 29 settembre i sindacati confederali accettano l’intesa permettendo l’entrata del CAI nella gestione della società dal primo novembre 2008.
Il 28 ottobre l’assemblea degli azionisti approva la trasformazione della società da S.r.l. a S.p.A. con la ricapitalizzazione da 1,1 miliardi di euro, ne elegge il consiglio di amministrazione ed adotta il nuovo statuto.
Resta il no delle cinque single autonome Anpac, Anpav, Avia, Sdl e UP che rappresentano la maggior parte degli assistenti di volo e dei piloti-
“Anpac, Unione Piloti, Sdl e Anpav confermano il giudizio negativo sul metodo del confronto odierno e sui contenuti dei documenti proposti per la firma”


Le sigle autonome non hanno firmato anche per le “gravi esclusioni sociali che sono state avanzate dall’azienda nel documento, come quella delle donne in maternità e di coloro che assistono persone disabili”

Il 12 dicembre il CAI sottoscrive il contratto di acquisto delle attività di Alitalia al prezzo di 1,052 miliardi di euro, versandone 100 milioni.
Ricordate l’offerta di Air France-KLM di 1,7 miliardi di euro solo 9 mesi prima?

Anche qui c’è poco da commentare: i fatti parlano da soli.

Il presidente Roberto Colaninno: “Il nome Alitalia verrà ufficialmente utilizzato a partire dal 12 gennaio”
L’amministratore delegato Rocco Sabelli prospetta un ritorno al pareggio operativo in 2 anni ed un fatturato di 4,8 miliardi di euro come obiettivo, investimenti pari a 4,2 miliardi e capitalizzazione iniziale di almeno 1 miliardo. La flotta a disposizione sarà di 148 aerei per arrivare ad avere 670 voli giornalieri, 4700 frequenze settimanali, 70 destinazioni (23 nazionali, 34 internazionali e 13 intercontinentali).

Fino al 12 gennaio 2009, Alitalia ha avuto 29 incidenti ed inconvenienti. Dieci di questi hanno causato circa 600 vittime: 14 il 27 gennaio 1951 a Civitavecchia, 26 il 18 dicembre 1954 all’aeroporto di Idlewild (l’attuale JFK), 24 il 23 novembre 1956 a dieci minuti dal decolli dallo scalo Parigi-Orly, 21 il 22 dicembre 1956 sul monte Giner in Trentino, 2 il 21 dicembre 1959 all’aeroporto di Roma-Ciampino, 32 il 26 febbraio 1960 poco dopo il decollo da Shannon (Irlanda), 5 l’8 marzo 1962 contro il monte Velino in Abbruzzo, 94 il 7 luglio 1962 vicino a Bombay (India), 45 il 28 marzo 1964 sul monte Somma in Campania, 13 il 2 agosto 1968 vicino a Milano, 17 il 16 aprile 1972 ad Amaseno nel lazio, 115 il 5 maggio 1972 contro il monte Longa in Sicilia, 27 il 30 ottobre 1972 vicino a Corato in Puglia, 107 il 23 dicembre 1978 all’aeroporto di Palermo-Punta Raisi, 31 il 14 settembre 1979 sui monti Nieddu in Sardegna, 37 il 15 ottobre 1987 a Conca di Crezzo in Lombardia, 46 il 14 novembre 1990 vicino a Zurigo.