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Il blog è uno strumento che permette ai lettori di scrivere commenti esprimendo collettivamente libere opinioni esponendo così i problemi e, entrando in collaborazione, dar voce alle soluzioni.

Accanto a ciò che si racconta ha un'importanza vitale come lo si racconta, quindi esigo “l'indipendenza per poter approvare ciò che c'è di buono e criticare ciò che c'è di male”


giovedì 27 settembre 2012

Consiglio comunale – 21 febbraio 2012 - seconda parte


Emendamenti al bilancio previsionale del 2012:

-il primo è presentato dalla Lista civica e chiede l’integrazione di 1000 € al fondo anziani. Il parere del revisore è ammissibile ma la maggioranza è contraria
-il secondo è presentato dalla Civica e chiede un fondo per sostenere le famiglie in cui nasce un figlio. Il parere del revisore e dell’ufficio ragioneria è favorevole ma la maggioranza è contraria
-il terzo è presentato dalla Civica e chiede l’istituzione di un fondo di solidarietà di 7mila € per i lavoratori che han perso il posto di lavoro e che hanno un ISEE minore di 15mila €. Il parere è favorevole ma l’assessore al bilancio Peli legge un suo emendamento che contiene un finanziamento della Provincia di 3mila € per 10 voucher lavorativi e della metà della spesa per ulteriori voucher. Così con la spesa di 1200€ si possono ottenere 18 voucher. Viene quindi ritirato l’emendamento precedente e votato questo all’unanimità
-il quarto è presentato dalla Civica e chiede 2mila € per iniziative culturali per bimbi e giovani nel periodo primavera-estate tramite rassegne teatrali. I pareri sono positivi ma la maggioranza è contraria
-il quinto è presentato dalla Civica e chiede fondi per il restauro di Santa Maria e per iniziative in questo luogo. I pareri son favorevoli, la giunta darà 3mila € al parroco (come nel 2011). La consigliera Leoni ammette il dominio della situazione economica ma ritiene difficile accettare l’impoverimento aggregativo facendo notare che per i bimbi c’è il Grest ma per i giovani non c’è nulla. L’assessore Peli fa presente che valutan sempre ciò che i giovani propongono delegando alle parrocchie. La consigliera Leoni replica dicendo che l’amministrazione è il soggetto che propone, non che delega
-il sesto è presentato dalla Civica e riguarda le feste del 25 aprile e del Primo maggio. I pareri son favorevoli, la giunta è contraria ma aperta alle iniziative. Il consigliere Labemano Gabriele chiede se saranno aperti dunque a questa iniziativa.

L’assessore Peli dichiara parere favorevole all’iniziativa ma non all’aspetto economico. Il consigliere Labemano, piccato, risponde che però ci son soldi per i cartelli in dialetto e l’assessore Belleri dichiara che son stati pagati dalla Provincia, al 50% precisa il consigliere Labemano. Soldi comunque nostri!!
-il settimo è presentato dalla Civica e riguarda il rifinanziamento di 45mila € per l’Istituto comprensivo tramite fondi d’investimento e non da alienazioni. I pareri sono negativi
-l’ottavo è presentato dalla Civica e riguarda l’urgente realizzazione d’intervento alla fognatura di Zoadello. Dopo lo scioglimento dell’ATO si chiede al Comune di completare l’opera e di chiederne poi il rimborso. I pareri sono negativi ma è stata contattata l’Azienda speciale che ha assicurato che sarà uno dei primi interventi a Polaveno, entro il 2012. La consigliera Leoni chiede di sapere l’importo dell’intervento ma non le è stata data risposta perché la competenza sarebbe dell’Azienda.
-il nono è presentato dalla Civica e riguarda il parcheggio al cimitero di San Giovanni preferendo un marciapiede sulla curva senza scavare il monte. La giunta è contraria e il sindaco afferma che la Provincia sembrava propensa al marciapiede sotto il mondo ma da 2/3 anni non si sa più nulla.

Si passa all’approvazione del bilancio previsionale e pluriennale di cui riporto questi dati:
-la tassa dei rifiuti sarà ridotta del 5%
-30mila € per le asfaltature comunali
-34mila € per la strada comunale di Santa Maria
-5mila € per il palazzetto dello sport
-22mila € per le strade agro-silvo-pastorali
-3mila € alle parrocchie
-17mila € per ampliamenti di opere

Il consiglier Tagliani fa notare che:
-dalla Regione Lombardia è diminuito di 12mila € il finanziamento per il trasporto scolastico
-la polizia locale costa 30 € all’ora e chiede di rinunciare di giorno per averlo di più la notte, alludendo ai recenti furti nelle abitazioni. L’assessore Peli risponde che di notte ci vogliono due agenti
-la raccolta di rifiuti è stata di 852 quintali ed è costante da 3 anni
-sarebbero utili assemblee pubbliche per illustrare il bilancio
-sarebbe utile un corso di ginnastica per adulti e anziani


-nell’ambito della sicurezza stradale servirebbe un lampione al bivio e la sistemazione del parcheggio al Fagiano magari con un piccolo cordolo che faccia passare contemporaneamente due auto sulla strada provinciale che ora ne è invasa
-servirebbero telecamere per multare gli incivili che lasciano i rifiuti fuori dal cassonetto
-dal 2013 il patto di stabilità sarà attivato anche a Polaveno

mercoledì 26 settembre 2012

Aldo Capitini


Aldo Capitini nacque a Perugia il 23 dicembre 1899.
La madre era sarta e il padre custode del campanile. 
Si dedicò dapprima a studi di ragioneria, poi cominciò a leggere i classici greci e latini approfondendo la propria cultura con autori come D’Annunzio, Marinetti, Leopardi, Manzoni, Gobetti, Kant, Francesco d’Assisi, Mazzini, Tolstoj, Gandhi… Per ragioni di salute non partecipò alla prima guerra mondiale, aderì poi al pensiero nonviolento, cioè all’amore e alla coerenza di mezzi e di fini, condannando ogni forma di violenza.

Nel 1924 vince una borsa di studio alla Normale Superiore di Pisa, scuola di cui sei anni più tardi diverrà segretario. È il periodo in cui s’oppone alla violenza fascista anche tramite delle riunioni serali volte a diffondere la nonviolenza e la nonmenzogna. Il direttore Giovanni Gentile chiede a Capitini l’iscrizione al partito fascista e, dopo il suo rifiuto, decide di licenziarlo. 
Eppoi c’è ancora qualcuno che tenta di coniugare la parola “fascismo” con la parola “libertà”…roba da matti!
Capitini torna quindi a casa e si mantiene dando lezioni ma non smette la sua battaglia di opposizione religiosa al fascismo che si innalza dopo il concordato del 1929 in quanto la chiesa cattolica divenne complice del regime legittimandone il potere e dimenticandone la violenza.
“Se c’è una cosa che noi dobbiamo al periodo fascista è di aver chiarito per sempre che la religione è una cosa diversa dall’istituzione”
Nel 1936 conosce Benedetto Croce, il quale pubblicherà dopo qualche mese i suoi scritti con il titolo “Elementi di un’esperienza religiosa”. Il libro ebbe una grossa diffusione tra la gioventù dell’epoca e da cui nacque un gruppo col compito di trasformare le idee contenute in un progetto politico: ecco la nascita del movimento liberalsocialista nel 1937 (che comprese Bobbio, Ingrao…). Per liberalismo s’intende il libero sviluppo personale attraverso la ricerca di spiritualità, per socialismo s’intende l’assistenza fraterna. Si condivideva la critica dei totalitarismi, il laicismo e la necessaria riforma morale. Nel 1942, durante una riunione, la polizia fascista interviene e ne rinchiude i dirigenti in carcere. 

Da quest’esperienza, l’anno successivo nasce il Partito d’Azione ma Capitini non ritenne di iscriversi perché, con parole tremendamente attuali, disse: “il rinnovamento è più che politico, e la crisi odierna è anche crisi dell’assolutizzazione della politica e dell’economia”. 
Nel 1944 tenta quindi un primo decentramento del potere fondando a Perugia il Centro di Orientamento Sociale che consisteva in un ambiente dedicato alla libera partecipazione di cittadini a scopo progettuale: “uno spazio nonviolento, ragionante, nonmenzognero”. Bello il fatto che a quest’esperimento parteciparono pure amministratori locali, insieme ai quali si dibatteva della gestione e si avanzavano proposte.
Nel secondo dopoguerra si ritrasferisce a Pisa per ricoprire il ruolo di docente universitario di filosofia morale. Nel 1947 fondò il Movimento di religione organizzando convegni trimestrali che portarono al primo congresso per la riforma religiosa. Pietro Pinna grazie ad uno di questi incontri svoltosi a Ferrara decise per l’obiezione di coscienza diventando il primo obiettore del dopoguerra e subendo processi e carcerazioni. Capitini s’impegnerà quindi a far riconoscere l’obiezione di coscienza.

Nel 1952 fonda a Perugia il Centro di Orientamento Religioso per favorire la conoscenza di tutte le religioni e stimolare l’impegno. La chiesa locale ne vieta la partecipazione e più tardi inserirà il suo libro “Religione Aperta” nell’indice dei libri proibiti.
“Quale tremenda accusa contro la religione, se il potere ha più paura dei rivoluzionari che dei religiosi”
Capitini arriverà a chiedere al proprio vescovo di non essere più annoverato nella chiesa visto che, religioso laico, come si definiva, non ne condivideva i metodi e le idee, anche perché accomunava la religione alla morale e alla spinta verso il cambiamento.

Organizzò, domenica 24 settembre 1961, la Marcia per la Pace e la fratellanza dei popoli tra Perugia e Assisi. Qui, con presente Calvino, venne proposta la bandiera della Pace a simbolo dell’opposizione nonviolenta alla guerra.


Fonda poi il periodico “Il potere di tutti” dedito a sviluppare l’omnicrazia: il governo di tutti attraverso la partecipazione attiva della popolazione alla gestione della cosa pubblica.

Il 19 ottobre 1968, dopo un intervento chirurgico, muore a Perugia.

Il socialista Pietro Nenni, il 21 ottobre, scrisse nel suo diario: “è morto il prof. Aldo Capitini. Era una eccezionale figura di studioso. Fautore della nonviolenza, era disponibile per ogni causa di libertà e di giustizia… Mi dice Pietro Longo che a Perugia era isolato e considerato stravagante. C’è sempre una punta di stravaganza ad andare contro corrente, e Aldo Capitini era andato contro corrente all’epoca del fascismo e nuovamente nell’epoca post-fascista. Forse troppo per una sola vita umana, ma bello”

È la croce che deve portare ogni profeta quella di sembrare fuori dal tempo soltanto perché si ha lo sguardo diretti al futuro?

lunedì 24 settembre 2012

Consiglio comunale – 21 febbraio 2012 - prima parte


Assenti le consigliere Guerini Monica e Peli Monica.

Dopo l’approvazione all’unanimità dei verbali della seduta precedente il sindaco non ha niente da comunicare e quindi vengono presentate le interrogazioni.
La prima riguarda la richiesta di poter conoscere gli accertamenti ICI delle aree edificabili e la possibilità che gli avvisi arrivino tramite raccomandata. L’assessore esterno al bilancio Peli Aristide annuncia che gli accertamenti son stati 99 per 117328 €. Mentre arriva la consigliera Reboldi, il consiglier Tagliani critica il modus operandi perché alcune zone non erano edificabili nel PRG del 2005 e l’ufficio non ha avvertito, prima di 5 anni, il cambiamento ad edificabile. Chiede che col nuovo PGT si avvertano i possessori di terreni che ora sono diventati edificabili. L’assessore Peli afferma che è strano che non si sappia dell’edificabilità del terreno ma che comunque può avvenire nei casi di eredità. L’accertamento poteva essere fatto prima ma ora useranno i soldi delle multe ai cittadini per non aumentare l’IMU. Annuncia inoltre che se un proprietario di terreno edificabile voglia farlo passare agricolo dovrà aspettare la variante del PGT.

Nella seconda interrogazione si chiede di poter conoscere le modalità adottate per presentare la richiesta per ottenere la borsa di laurea per il 2011. L’assessore all’istruzione Belleri Enrico dice che è stata fatta una comunicazione sul Giornale di Brescia e sul Bresciaoggi ma sarebbe meglio usare internet visto che c’è. Il consiglier Tagliani pensa che ci sia stata una mancanza da parte dell’organizzazione perché per le scuole medie c’era l’avviso su internet e sulle bacheche. Chiede quindi di rimediare con un bando aggiuntivo per poter premiare le persone che ne avevan diritto ma non state informate aggiungendo che questi avvisi possono essere pubblicate sul BIC. Il consiglier Belleri Ivano dice che il sito internet andrebbe riveduto visto che le delibere di consiglio son ferme e in comuni più piccoli funziona meglio. L’assessore Belleri dice che si può migliorare.


La terza assicurazione riguarda l’associazione soccorso Polaveno-Brione. L’ASL richiede un adeguamento strutturale che l’impegno finanziario di 80mila € non può essere coperto dall’amministrazione. Si rischia quindi la chiusura di un servizio di indubbia utilità sociale. Il sindaco dice che 5/6 mesi prima è stata fatta la prima riunione e circa due anni prima è stato fatto il comodato d’uso come con gli alpini a Santa Maria. Il consiglier Labemano Simone deve uscire e la consigliera Leoni fa notare che il servizio dell’associazione è importante e che nel 2011 sono stati fatti più di 700 interventi di cui 600 per polavenesi. Chiede la formalizzazione nero su bianco di una convenzione che chiarisca le responsabilità. Nella campagna elettorale la lista Lega Nord – PDL aveva promesso la sede. Il sindaco dice che l’associazione nei 7 anni e mezzo che c’è è quella che ha ricevuto fondi come nessun’altra. Ritiene inoltre che il problema è il personale dell’ASL che interpreta i progetti. La consigliera Leoni afferma che gli interventi strutturali sono compito dell’amministrazione in quanto proprietaria dell’immobile. Il sindaco afferma che la convenzione non c’è (prima aveva affermato l’esatto contrario).


 Interviene quindi l’assessore Peli dicendo che il servizio non è di pubblica utilità perché non è nelle 6 essenziali funzioni del Comune e che la Protezione Civile, il soccorso AVIS e gli alpini sono in comodato d’uso e pagano le bollette. La consigliera Leoni dice che è un servizio di pubblica utilità visti i numeri delle persone che hanno soddisfatto i propri bisogni. L’assessore Peli afferma che quest’amministrazione e la precedente hanno sostenuto questo servizio ma non è un obbligo. Il consiglier Tagliani apprezza la sincerità dell’assessore Peli e apprezza che dica queste cose in consiglio comunale e che queste vengano verbalizzate ma in campagna elettorale promettevano aiuti mentre la Lista civica su specifica domanda di un rappresentante dell’antincendio ha detto che c’era da vincere e vederne le risorse. Se si cominciano a promettere sedi a molti, i soldi finiscono. Aggiunge che i volontari impegnano gratuitamente la loro competenza e il loro tempo per svolgere un servizio che sopperisce alle carenze delle amministrazioni statali e chiede un profilo di legittimità che dia il comodato d’uso all’associazione perché è grave che non ci sia una copertura giuridica.

Si passa poi all’approvazione del programma si studio confermando sostanzialmente il precedente con la maggioranza favorevole e la minoranza astenuta. Stesso esito per l’approvazione del piano di alienazioni, per il regolamento IMU con la determinazione delle aliquote e delle detrazioni. L’assessore ai Cimiteri e servizi funerari Gelsomini Sandra illustra le modifiche del regolamento di polizia mortuaria approvate all’unanimità.

mercoledì 19 settembre 2012

Ridere o piangere?



Quando feci notare questa incongruenza mi chiesero se ne avessi fatto delle fotografie e quindi eccole insieme ad una e-mail inviata all’amministrazione di Polaveno


“Allego le fotografie degli avvisi di riunione consiliare per il consiglio comunale del 21 febbraio 2012 che riportavano la data della riunione precedente a Polaveno del martedì 20 dicembre 2011.
Penso sia stato un errore perché non credo che la nostra amministrazione comunale riesca nello stesso giorno e alla stessa ora a tenere due riunioni consiliari con due ordini del giorno diversi.. Chiedo quindi di fare maggiore attenzione perché son informazioni devianti che potrebbero diminuire la presenza (già scarsa) alle riunioni.

Grazie.

Buon lavoro, Dario Palini”


martedì 18 settembre 2012

Cuore



Vent'anni.

Qualcuno diceva che  per fare un uomo ci vogliono vent’anni e quindi mi son chiesto in che ambiente lo è diventato un ragazzo del 1992.
Il 23 maggio di quell’anno ci fu una strage denominata “di Capaci”
Il 19 luglio ce ne fu un’altra e la chiamarono “di via d’Amelio”
Qualcuno, facendo il suo dovere, voleva garantirci il diritto di vivere in un Paese libero dalla malavita. 

Son trascorsi vent’anni, non abbiamo raggiunto ancora l’obiettivo ma io faccio parte di quelli che non smettono di credere che si possano cambiare le cose, faccio parte di coloro che combattono per non piegare la testa di fronte alla prepotenza. Ognuno può far molto, ognuno può scegliere di farlo dal proprio posto: chi dai banchi della scuola, chi dal posto di lavoro, chi facendo dello sport, chi divertendosi, chi relazionandosi, chi assumendosi delle responsabilità.

 Il cuore di Lorenzo Cherubini, pochi giorni dopo la morte di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicilio e Antonio Montinaro, si sfogò così

Migliaia di ragazzi in piazza a Palermo,
un saluto alla bara del giudice Falcone:
hanno bisogno di una risposta,
hanno bisogno di protezione.

I ragazzi son stanchi dei boss al potere;
i ragazzi non possono stare a vedere
la terra sulla quale crescerà il loro frutto bruciato
ed ad ogni loro ideale distrutto.

I ragazzi denunciano chiunque acconsenta
col proprio silenzio un'azione violenta.
I ragazzi son stanchi e sono nervosi,
in nome di Dio, a fanculo i mafiosi.

I ragazzi denunciano chi guida lo Stato
per non essersi mai abbastanza impegnato
a creare una via per chi vuole operare
senza esser costretto per forza a rubare,
per creare una via per gli uomini onesti,
per dare ai bambini valori robusti
che non crollino appena si arriva ai diciotto
accorgendosi che questo mondo è corrotto.

I ragazzi non credono ad una parola
di quello che oggi c'insegna la scuola.
I ragazzi diffidano di ogni proposta,
non stanno cercando nessuna risposta,
ma fatti, giustizia, rigore morale
da parte di chi calza questo stivale.

I ragazzi hanno il tempo che li tiene in ostaggio
ma da oggi han deciso di farsi coraggio
perché non ci sia un'altra strage di maggio,
per uscire ci vuole cultura e coraggio,
cultura di pace, coraggio di guerra,
il coraggio di vivere su questa terra
e di vincere qui questa nostra battaglia,
perché quando nel mondo si parli d'Italia
non si dica soltanto la mafia, i mafiosi,
perché oggi è per questo che siamo famosi
ma l'Italia è anche un'altra,
la gente lo grida:
i ragazzi son pronti per vincere la sfida.”

giovedì 13 settembre 2012

Berlino 2011-2012 - 34° incontro europeo organizzato dalla comunità di Taizé - quarta parte



5:30 può essere l’orario per saltar fuori dal letto o dal sacco a pelo (come nel giorno dell’accoglienza) ma anche quello di entrarci!

Prima di partire avevo ignorato tutti gli eventi a cui ero stato invitato tramite facebook, il noto social network, che riguardavano i giorni in cui sarei stato a Berlino tranne uno: l’invito dell’agenzia di viaggi specializzata University Travel che organizzava il Capodanno a Saint Moritz, Barcellona e………Berlino! Avvisai allora che io in quel periodo sarei stato in quest’ultima città e ricevetti l’invito per una festa. Come rinunciarci? 
Mentre tutti tornano agli alloggi io e Asca cominciamo la ricerca del locale e dopo un po’ di peripezie lo troviamo! Serata divertimento!! È stato troppo bello saper di essere tra concittadini a loro insaputa! È stato possibile ascoltare la descrizione del lago d’Iseo fatta da una ragazza o un elenco di luoghi visitabili a Brescia da un’altra oppure la lista dei locali in cui trascorrere la serata da un’altra ancora. Finché trovi qualcuno che ti conosce e ti rompe il giochino…Mai avrei pensato di trovare il Moce a Berlino! Vieni presentato alla compagnia e specialmente a delle ragazze tra cui scoprirai poi esserci la ex di un tuo caro amico. Quando il locale chiude ci accordiamo per festeggiare insieme il nuovo anno alla Porta di Brandeburgo. È stato particolare poi tornare a casa in metro tra persone che a quell’ora s’erano da poco svegliate e si stavano dirigendo magari al lavoro e persone, come le ragazze tedesche di cui abbiam fatto conoscenza, che come noi tornavano da una lunga serata..

È il fatidico ultimo giorno dell’anno.
Avrei voluto riposarmi un po’ ma i croati che condividono l’alloggio con noi accesero il computer per ascoltare dell’hardrock che fischiava nelle orecchie di una mia testa già rimbombante del suono sprigionato dal deejay durante la notte. Così pensai a dirigermi verso la doccia, la mia penultima lì, e mi amareggiai un poco.


Visitammo Checkpoint Charlie, un famoso posto di frontiera del Muro, alcuni suoi resti e poi andammo al pranzo e alla preghiera. 

Oggi ci sarà la riunione tra tutti gli Italiani.
Finalmente è possibile sfatare una leggenda che aleggia tra le malelingue: non partecipo agli sharing groups (incontri di condivisione) essenzialmente perché mi occupano tutta la mia mattinata di discussioni fini a sé stesse, non per altro. Infatti, in quella giornata, i frères ci hanno proposto di condividere in piccoli gruppi estratti a sorte in base al pezzo della Lettera di frère Alois che ti capitava di commentare e io partecipato innanzitutto perché amo il contenuto di questa lettera del 2012 e poi anche perché erano quasi le 16 e con la cena quindi vicina non c’era molto tempo e luce per visitare la città. Prima dell’ultima cena e dell’ultima preghiera in Messe Berlin nel nostro gruppetto ci siam confrontati sui temi della Pace, della Solidarietà, dell’impegno sociale……..insomma: WOW!


Mi rendo conto di non aver ancora comprato delle cartoline e quindi vado velocemente in centro. Entro in uno di quei negozietti che ci son per strada e prima di comprarle chiedo se hanno i francobolli; come spesso accade la risposta è negativa, chiedo quindi allora se mi si può indicare dove potrei prenderli. Fuori da qui, prendere la direzione a sinistra, all’angolo girare a sinistra, proseguire e poi girare ancora a sinistra. Lo vedrai, mi dice. Seguo le indicazioni e mi trovo la cassetta rossa per imbucar le lettere e penso a chissà cos’avrà capito quella signora.. Chiedo allora lì ad un signore che sta per spedire qualcosa se potrebbe per favore indicarmi in che posto è possibile comprar del francobolli. Nonostante parli solo tedesco mi fa capire che basta alzar lo sguardo per vedere una bella insegna illuminata di giallo che indica di entrare per quel servizio. Che bambo che sono! Lo ringrazio, entro e vedo solo macchinette. Cinque di queste sono multilingue, una invece usa solo il tedesco. Delle cinque non ne funziona nessuna e nella sesta non ci capisco nulla. Il signore mi vede evidentemente in difficoltà ed entra pure lui. Prova le macchinette ma si deve arrendere alla situazione. S’avvicina a me e alla macchina tedesca e mi fa vedere un segnale e mi spiega poi che i francobolli sono finiti. Come finiti?? Ah! L’organizzazione tedesca!! Deluso, molto deluso, provo a chiedere se c’è qualche altro posto in cui li vendano ma la risposta è negativa. Sconsolato saluto e mi dirigo alla fermata della metro. Nell’oscurità della via qualcuno rincorre la mia scia. Mi volto: è l’anziano signore di prima che estrae due magici francobolli dal portafoglio! Non so come ringraziarlo, quindi lo abbraccio, glieli pago maggiorati e gli auguro un buon anno. Che bel gesto che ha fatto! Così tutti e due ci abbiamo guadagnato! Vado ora, contentissimo a prendere le cartoline, le scrivo, torno là dove ho incontrato quel gentile signore e le imbuco. Ora posso andare alla cena davvero sollevato se non che un ragazzo per strada mi offre della droga. Io rifiuto ma mi preoccupo per i tanti ragazzini che ci sono nelle vicinanze non sapendo però che cosa potrei fare. Mentre mi dirigo alla fermata della metro vedo dei poliziotti e li avviso della situazione. Che quei due ragazzini che m’hanno impedito di salir sulla statua nello stadio mi abbiano insegnato un po’ di senso civico?


Alla fine della preghiera, all’uscita dal padiglione c’erano dei ragazzi in carrozzella con frère Alois, il priore della Comunità di Taizé. Mi sono fermato a guardare e mi son chiesto perché mai certe persone debbano essere così sfortunate. Perso nei miei pensieri non mi accorgo subito che Alois mi sta guardando, poi mi sorride e viene con le sue dita a farmi il segno della croce sulla mia fronte. L’emozione è tanta!
Torno all’alloggio e comincio a preparare le cose per il rientro lasciando fuori le cose che ancora mi serviranno. Alle 23 ci sarà una messa che riunirà ben quattro parrocchie e poi la festa dei popoli.
Si nota subito che anche qui, come a Rotterdam, la gente si entusiasma per i botti di Capodanno! A Rotterdam addirittura si diceva che fosse vietato spararli durante il resto dell’anno: una sorta di sfogo impressionantemente concentrato in cui le persone aprivano le finestre e buttavano il “botto” senza nemmeno guardare dove sarebbe finito!
Durante la preghiera di fine anno, tutti rinchiusi in quella chiesa affollata mentre si sentivano i rumori e le cannonate dei festeggianti ci sembrava di esser dei rifugiati in tempo di guerra! 


Chissà, forse un sentimento dovuto anche alle testimonianze riguardanti gli anni del Muro, ma comunque in qualche modo accentuato da quello che abbiam visto una volta fuori: balconi in fiamme, mobili brucianti buttati in strada….certo che ambulanze e pompieri in questo giorno hanno il loro bel da fare!
Dopo la festa dei popoli ci rechiamo a Brandeburg Tor dove è prevista una grande festa di fine anno, si narra pure di un concerto degli Scorpions..
Scene traumatizzanti sono quelle che vedo: ragazze con in spalla degli zaini pieni di fuochi d’artificio. Mi riesce difficile comprendere.
La metro non si ferma: alcune fermate sono state chiuse per la serata. Scendiamo a quella successiva e ci dirigiamo a piedi ma quando arriviamo il concerto o è già concluso o non c’è neanche stato: ci sono dei dj sull’inarrivabile palco. Non so quante persone ci fossero e neppure se si potessero contare! Uno sciame festeggiante!
La nottata è stata davvero lunga e vi basta sapere che ho inaugurato l’anno con un atto misericordioso.

Rientrato all’alba, mi sveglio poco dopo per lavarmi e per chiudere gli zaini: oggi si parte.
Entra un signore nel nostro alloggio e chiede qualcosa riguardo ai “service” e gli indichiamo il bagno. Rimane basito. Capiremo dopo che quella parola viene utilizzata per indicare il servizio della messa!
Ieri sera mi son accordato con Juliane, la responsabile della nostra parrocchia per Taizé, per pranzare con lei e ci siam dati appuntamento alle 10:30 per aiutare nei preparativi, prima della messa. Il mio cronico ritardo, unito al disguido nella comprensione del linguaggio, m’ha fatto tardare ma ho compensato portando le vivande che avevo nello zaino.
La messa è stata partecipata e la liturgia doppia: in tedesco ed in inglese. I pensieri ricordano l’anno finito e son speranzosi per quello cominciato. Si ringraziano i collaboratori.

A Capodanno ognuno pranza con la famiglia ospitante mentre per chi è alloggiato in comune si son presentate nuove famiglie disponibili per l’occorrenza. Noi invece pranzeremo in una sorta di famiglia allargata, una comunità insomma. Grana e Parmigiano con dell’aceto balsamico come antipasto, minestrone come primo e come secondo un qualcosa di simile ai capponi che faceva mia nonna ma con all’interno un pezzetto di carne talmente piccante che ho quasi invidiato Juliane che, vegetariana, non ce l’aveva! Per fortuna il contorno con le immancabili patate leniva il palato.
Quanto non mi piace rompere l’atmosfera creata per partire ma.. tant’è. Danke!


Saremmo dovuti partire alle 16 ma il mio compaesano Mauro s’è perso. Accidentalmente o volutamente? Soprattutto: orientativamente o sentimentalmente??

Un ritorno talmente festoso ed allegro che sembra una promessa di impegno per il futuro, per esempio continuando a vivere in uno spirito di semplicità, comunione, gioia, serenità e fiducia.


P.S.: il prossimo incontro europeo di fine anno (il 35esimo) si terrà a Roma!

mercoledì 12 settembre 2012

Fragole



L’estate sta per giungere al termine. È da pazzi, secondo voi, prepararsi già ora alla prossima? No, se si parla di fragole!

Proprio in questa settimana le ho piantate suscitando stupore sulla tempistica ed allora m’è venuto in mente di stilare una piccola guida su come si coltivano.

Innanzitutto le proprietà. Secondo Coldiretti la fragola è un alimento che aiuta a difendersi dai grandi colpi di calore perché contenente sali minerali e contemporaneamente prepara la pelle a ricevere l’abbronzatura ambrata perché ricco della vitamina A che favorisce la produzione del pigmento melanina.

Le varietà di fragole sono circa 600 e penso che si possano dividere essenzialmente in due categorie:
-le unifere (non rifiorenti), producono una volta sola all’anno (in primavera) e sono ideali per chi vuole congelarne i frutti
-le bifere (rifiorenti), producono più volte l’anno (dalla primavera all’autunno) e sono ideali per chi vuole mangiare frutta fresca di stagione

La fatidica domanda: quando piantarle? È verissimo che la primavera è la stagione più adatta e certe varietà daranno frutta già l’estate successiva ma altre varietà richiedono d’attraversare un periodo freddo dando frutti molto più saporiti ma solo l’anno successivo.

Dove piantarle? Servono pochissime cure e non necessitano di molto spazio. Necessitano però l’esposizione diretta al sole e prediligono un terreno sabbioso con un ph ottimale compreso tra 5,5 e 6,5. In mancanza di terreni sabbiosi, come nel mio caso, è importantissimo il drenaggio perché le fragole sono molto sensibili ai ristagni d’acqua.


Come piantarle? Dopo aver lavorato e liberato dalle erbacce il terreno, creare delle file e piantare le fragole ad una distanza di circa 20/25 centimetri. Controllare che la base della pianta sia parallela al terreno e riempire le buche create in precedenza. Dopo di ché innaffiare con un buona dose d’acqua.

Cure successive. Annaffiare regolarmente, meglio se di primo mattino per consentire l’evaporazione e il mantenimento d’umidità. Attenzione a bagnare la base della pianta, non le foglie e men che meno i frutti. A primavera iniziata effettuare la pacciamatura mettendo alla base delle piantine materiali come foglie e pagliericcio. Dopo qualche settimana le fragole saranno pronte per essere colte.