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venerdì 12 aprile 2013

Estate 2012 a Taizé - prima parte



Dopo aver portato l’auto dal meccanico di fiducia ed aver pranzato, il 28 luglio sono stato portato da mio papà all’entrata del casello di Brescia centro. Da lì, dopo le 13, è passato il pullman che da Verona è venuto a prendere me e Davide Mattanza.
Un pullman semideserto, un viaggio tranquillo in compagnia del nostro amico Gianmartino. Uniche preoccupazioni la pioggia e l’arrivo a destinazione in tarda serata.

Scendendo avevo tra le mani il libro “Cuore” e per non farlo rovinare dalla pioggia ho chiesto ad una ragazza di tenermelo nello zaino. La ragazza sparisce. La (e lo) rivedrò??

Aspettiamo intanto che ci venga fatta la consueta accoglienza e dopo la mezzanotte andremo a montare le tende. Proprio in questo momento, magicamente, smetterà di piovere!!
Il buio pesto ha però resistito e l’impresa è stata ardua ma compiuta.

Stanotte ho già avuto un ospite: un gatto!

Già: dalle 4 e mezza un gatto nero mi ha fatto compagnia. Quasi come se bussasse con le sue zampette alla mia tenda, ho deciso di farlo entrare in un ambiente un po’ più caldino e sicuramente meno piovoso che fuori!

La sveglia suona alle 7:45 anche se io sono sveglio da parecchio tempo grazie al chiaro del mattino, al gatto ed ai tedeschi impegnati nello smontaggio delle tende.

Vado a farmi una doccia (gelata) e dopo la colazione vado a messa. 


Nel pomeriggio, con Davide, Gianmartino e Francesca (una ragazza conosciuta nel trambusto notturno) abbiam preso il pullman per arrivare a Cluny e visitare la città della famosa abbazia.

Non ho accettato l’idea del pranzo fuori comunità e quando siamo tornati era già terminata la distribuzione. È stato bello però incontrare sul pullman, preso per tornare a Taizé, Alexandra, una ragazza romena che avevo conosciuto a Rotterdam e non avevo più visto. Ci siam guardati. Io l’ho riconosciuta dai suoi capelli e dal viso, poi dall’abito. Lei non so come abbia fatto a riconoscermi: son cambiato un pochino da quel gennaio 2010..




Mentre aspettavamo la vera accoglienza delle 15:30, abbiam comprato i buoni pasto settimanali ed abbiam cercato un lavoretto da fare per contribuire all’attività della comunità. Precisamente mi occuperò, con Davide e Francesca, di mantenere il silenzio prima e durante le preghiere. Farò parte cioè del “Silence team”. Gianma farà invece parte del “Night welcome team”, cioè quell’attività che consiste praticamente nel fare la ronda notturna, chiamata in gergo “go to bed” appunto per l’invito cui sono soliti fare.



Un giro veloce alla mitica e sognante fonte chiamata “Source” e poi un ritorno per la merenda che però è già stata distribuita. Fortunatamente mi offrono due fette di un pane saporitissimo. Me le sono gustate al campetto guardando dei ragazzi romani giocare una equilibrata partitella a calcetto.


Ho raggiunto poi Abraham (il referente per l’attività che devo svolgere) che ha spiegato a grandi linee come svolgere il nostro lavoretto. Per fortuna che ne so già qualcosina perché quello slang inglese mi è parso incomprensibile. Comunque ci occuperemo precisamente delle preghiere serali.



Dopo aver finalmente cenato ci siam presentati al semplice lavoretto e dopo la preghiera ho potuto recuperare il libro “Cuore”
Ho incontrato infatti Alessandra, con cui poi sono andato a festeggiare all’Oyak.

Ho scritto queste ultime righe nel sacco a pelo: fa molto freddo e Gianma, poverino, sta svolgendo il suo lavoro.


Il 30 luglio ho anticipato la sveglia alle 7:15 ma la doccia sono costretto nuovamente a farmela fredda..



Preghiera e colazione, poi un incontro con Brother Andreas che comincia davvero bene parlando di cosa è Taizé. 

Anche dal mio punto di vista è uno stacco dalla vita quotidiana per ricercare e per focalizzare ciò che è più importante nella nostra vita, per partire da lì. Poi però s’è perso nel dare informazioni basilarissime che abbiamo avuto già alle accoglienze. 
Quindi io e Gianma abbiamo abbandonato l’incontro e siamo andati a giocare a carte mentre le batterie dei cellulari si ricaricavano. 5-0 per la cronaca…


Preghiera e poi pranzo vegetariano con lo stupore postumo nel vedere che il pranzo di oggi era uguale per tutti…



Davide Mattanza e Gianma provano gli strumenti per la serata. 

Io leggo e, dopo aver fatto merenda, vado all’incontro degli Italiani. 

I frère ci invitano a Roma. 

Dopo cena prenoto un appuntamento con frère Leandro: tra due giorni a mezzodì. 

Preghiera e Oyak.
Serata meno fresca ma brutalmente interrotta dai go to bed… 
Ci accordiamo con dei romani e dei baresi per una partita a calcio domani.

Sveglia al solito orario ma questa volta una doccia calda finalmente! 
Ovviamente questo mi ha fatto tardare alla preghiera mattutina, proprio quella in cui han cantato la canzone diventata inno di Berlino…

Colazione con cioccolata slavata, pane con burro a dir poco immangiabile ma con due ottime barrette di cioccolato fondente.

Ho scritto tre cartoline prima della preghiera e prima del pranzo a base di cornetti (caldi purtroppo!)

Dopo un pomeriggio in compagnia ho fatto merenda con uno straordinario dolcetto di mele fatto in casa. Impossibile non ripetere l’esperienza, anche se quattro volte forse è un po’ tantino…

Ora c’è un workshop a cui voglio partecipare. 

Vi anticipo solo il titolo: “Solidarity with all creation – a discussion on our responsability for tomorrow’s world”