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martedì 28 gennaio 2014

Chi ha remore?


Si dice che il crocifisso sia uno dei simboli del Cristianesimo.

Perché allora in nome di quel simbolo dei cristiani cattolici hanno sterminato altri cristiani?

Perché allora in nome di quel simbolo vi furono cristiani protestanti perseguitati da cristiani cattolici? Cristiani cattolici perseguitati da cristiani protestanti? Diverse confessioni protestanti che si perseguitavano fra loro?

Poveri noi se ci consideriamo migliori degli altri!

Tra i cristiani annoveriamo infatti i mentitori, gli amici dei criminali, gli evasori di tasse, i truffatori, i compratori ed i venditori di corpi femminili, nonché i loro “utilizzatori”; tutti pronti a giurare e spergiurare su quel povero Cristo messo in croce.

Non abbiamo appreso nulla dai suoi insegnamenti: lo bestemmiamo ogni giorno con le nostre parole e con i nostri fatti. A me sembra che così facendo lo si crocifigga nuovamente! Chi si turba?
 

C’è un altro punto di vista?

Forse sì: mi pare che in questo periodo però ci si stia dando da fare per una necessaria e credibile evangelizzazione tramite la Missione Popolare. Spero proprio che questa punti alla coscienza, alla vita e alle “opere” evangeliche nella nostra comunità.

Fino ad ora infatti ci si è rifugiati al massimo in una campagna per la difesa di un simbolo per così non vivere la fede nelle coscienze e, come ha scritto il portavoce nazionale di “Noi Siamo Chiesa” Vittorio Bellavite, “cercare di ottenere strumenti legislativi a favore delle proprie posizioni o delle proprie strutture, per ottenere un’affermazione formale e pubblica delle tradizioni e delle radici cristiane dell’Europa, per difendere ogni privilegio concordatorio”

Il Concordato del 1929 è stato però sostituito integralmente dall’accordo tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede del 18 febbraio 1984. Tramite quest’accordo non si considera più la “religione cattolica come sola religione dello Stato italiano”

Da allora lo Stato italiano dovrebbe essere laico “per la salvaguardia della libertà di religione, in regime di pluralismo confessionale e culturale”

Perché non rispondere alla richiesta di laicità e quindi di parità di ruolo di ogni religione? Perché non dire chiaramente che se nessuna religione può essere discriminata allora nessuna religione può essere privilegiata?
 

Certi politicanti invece hanno battagliato per imporre il crocifisso nelle nostre scuole statali pubbliche ma questi stessi tra un insorto barbuto di nome Gesù ed un criminale di nome Vittorio Mangano avrebbero esitazione su chi condannare.

Mi pare proprio che la questione sia stata utilizzata per raccattare qualche voto dai devoti per poi devolverlo al Barabba di turno…
Non riesco proprio a credere a chi utilizza il crocifisso come simbolo di identità, soprattutto a chi, tra questi, adora il dio Po.
Infatti, se quel Gesù che vive e muore dalla parte degli ultimi sarebbe irrinunciabile, perché allora non cominciare a legiferare contro le disuguaglianze sociali? Perché, per esempio, non cominciare a destinare a tutti i cittadini una sala per i cittadini?

Per il teologo Vito Mancuso la croce è il “simbolo del più alto ideale che agli uomini sia possibile abbracciare, cioè quello dell’impegno a favore del bene e della giustizia anche a rischio della perdita della vita fisica”


Per chi è di buona volontà, ricordo quanto sia indispensabile la ricerca per l’impegno nel cambiamento nella vita democratica, nei rapporti sociali e nella pace fondata sulla giustizia!
A presto.

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