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Accanto a ciò che si racconta ha un'importanza vitale come lo si racconta, quindi esigo “l'indipendenza per poter approvare ciò che c'è di buono e criticare ciò che c'è di male”


martedì 10 dicembre 2013

Estate 2012 a Taizé - quarta parte

Come ho già detto, frère Leandro m'aveva dato appuntamento alle 17.
Avevo delle aspettative “romane” (vi spiegherò più avanti) ma non volevo coltivarle.

All'incontro non sono solo.
Un'ora di chiacchiere leggere e divertenti condite da tè e dolcetti. Sono sicuro che avremmo continuato ancora per diverso tempo se una ragazza del gruppo non avesse detto di aver un impegno. 
Ecco allora che lo sguardo di Leandro si fa serio e annuncia di volerci invitare al meeting di Istanbul che si terrà nei giorni successivi a quello di Roma di fine anno (ecco le aspettative romane...)
È a numero chiuso e si comincia a parlare dei costi del volo. Sembra circa 100€ se si prenota a settembre (tra un mese quindi...)
Un attimo dopo i saluti e dopo mie valutazioni, chiedo agli invitati un pensiero sull'offerta. Raduniamo così i nostri indirizzi e-mail con la promessa di informarci sui voli e di tenerci in contatto.

Ceniamo e cominciamo a salutare tutte le persone che abbiamo conosciuto in questi giorni.
È insieme un momento triste e felice: triste perché ci si lascia ma felice perché ci si è conosciuti e ci si può rivedere.

Preghiera. È l'ultima serale e per giunta è la preghiera della luce del sabato. Rinuncio così a lavarmi i denti (evento straordinario) per essere addirittura in anticipo nell'aiutare le persone nel lavoretto del silenzio. 
Che pieno! Che bello!! Le candele sono luce, luce nonviolenta. 

Ora piove di brutto ma voglio andare a divertirmi all'Oyak.
Che dire? Un Oyak attivissimo grazie anche alla clemenza dei go to bed (purtroppo insultati da degli incoscienti) che ci hanno fatto far festa fin quasi alla mezzanotte. 
Poi si va in chiesa e ci sto fino all'1 e mezza, quando mi dirigo verso la tenda. Prima di ciò, Emma chiedeva dei fazzoletti di carta che io ovviamente non avevo ma percorrendo la strada verso il sonno incontro il mitico don: una vera Provvidenza.

Quando arriverò alla mia tenda, vi troverò un piccolo mondo: Gianmartino, Annalisa, Davide e Francesca.
Mi basta prendere la torcia ed il portalenti, per ora.
Quando ritornerò verso le 3 e mezza saranno ancora tutti lì e chiederò allora un sacco a pelo per poter dormire da qualche parte ma Gianmartino...
Kabong!

È stata una bella nottata. Bellissimo concludere così quest'esperienza. 

Il risveglio avviene prima delle 7. Non sembra neanche d'aver dormito.
Preparo la tenda, mi faccio una doccia e termino di smontarla.

Prendiamo la colazione e carichiamo i bagagli sull'autobus.
Messa e poi via!

Non mi voglio fermare troppo sui saluti. Voglio proiettare il mio cuore ad impegnarsi nel ritorno con questo spirito.
Infatti, così facendo, quando abbiam bucato il serbatoio del carburante e siamo stati fermi per delle ore, non l'ho nemmeno considerato un intoppo ma parte del viaggio.

Lo spirito cambia la percezione degli avvenimenti e di conseguenza le emozioni. Ti cambia la vita!

Ho registrato poi un'immagine commovente che spero di non dimenticare mai: giù dal pullman, in mezzo alla strada con i bagagli addosso, alzo lo sguardo e vedo Gianmartino, le sorelle Ubaldi, Francesca ed anche Davide corrermi incontro e stringerci in un abbraccio indelebile.

Così bello e ameno che nemmeno ho notato come corresse male Davide!

Ringrazio infine i Mattanza per la gentilezza e la simpatia nel comunicare ai miei le strade da prendere ed infine accompagnarmi a destinazione.

Sono cose che segnano!

2 commenti:

  1. Aaaaah que belli noi tre! :) Come stai tutti due?? Mala Fortuna, non posso andare a Strasbourg perché ho tanto lavoro a Lisboa!...Il Master d'insegnamento de la música! Spero che tutto va bene caríssimo! Un abbraccio enorme ed un bacione, David

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    Risposte
    1. Nemmeno io andrò a Strasburgo

      http://www.youtube.com/watch?v=GoY_1t7IuYo

      Auguronissimi!

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