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Questo è un “blog” ed è un mezzo per esprimere creatività in modo libero.

Qui vorrei far conoscere in completa autonomia i miei pensieri, i miei desideri, le mie idee, le mie esperienze, le mie riflessioni, i miei momenti, le mie storie, i miei sentimenti, i miei disagi, le mie opinioni, le mie proteste le mie considerazioni. Vorrei pure condividere notizie ed informazioni.

Il blog è uno strumento che permette ai lettori di scrivere commenti esprimendo collettivamente libere opinioni esponendo così i problemi e, entrando in collaborazione, dar voce alle soluzioni.

Accanto a ciò che si racconta ha un'importanza vitale come lo si racconta, quindi esigo “l'indipendenza per poter approvare ciò che c'è di buono e criticare ciò che c'è di male”


venerdì 26 luglio 2013

Estate 2012 a Taizé - seconda parte

Ero rimasto al volervi parlare del laboratorio a cui ho partecipato.
Eccovi.

Sono il solo italiano all'incontro: “Solidarity with all creation – a discussion on our responsability for tomorrow’s world” e mi accolgono con un grazioso ed invitante “tutto bene?”
1-perché è importante proteggere la natura?
2-cosa può fare un cristiano in questo senso?

Sostanzialmente sono queste due domande a dare l'idea dei temi sui quali si va a discutere.
Uno degli intervenuti dice: “io amo la natura perché preferisco respirare un'aria buona e pura, è meglio dello smog”, un altro sostiene che non bisogni pensare a ciò che è meglio per i prossimi 5 anni ma per i prossimi 500 anni! Quindi: futuro, famiglia, generazioni. Un altro chiede allora cosa conservare e cosa cambiare.

Lancio un monito: spegniamo le luci che non usiamo!

Ecco quindi che le superflue luci della stanza vengono spente.

Si comincia a parlare di “new cosmology”, di una vita semplice che non necessita di grosse tecnologie.
Certo però che le tecnologie aiutano. Ci vien da pensare a come comunicherebbe oggi Gesù...
Cominciamo a pensare alle tecnologie che usiamo e se le usiamo perché sono utili e necessarie.
Un ragazzo si chiede se le tecnologie mangino da sole...
Un altro ragazzo chiede se potrebbero salvare il mondo. Beh, si risponde che potrebbero salvare il mondo tecnologie come il solare, l'idrogeno, il riciclo... Viva le tecnologie positive insomma!

Intanto però ci sono persone che non hanno acqua e cibo.
È o non è un problema per tutti il fatto che consumiamo più di quello che ci serve? L'abbondanza di cibo che abbiamo, al posto di buttarla, potremmo dirottarla agli affamati, no?
Questa mancanza potrebbe derivare dal fatto che noi umani, vivendo circa un secolo, non riusciamo a pensare più in là della nostra vita? Se è così, allora siamo indubbiamente egoisti.

Sostengo che il vero problema sta nel fatto che sbagliamo a pensare solo a noi perché dovremmo anche pensare agli altri. Pensare globale, agire locale.

Interviene un ragazzo che dice che per lavoro produce scarpe ma non compra le scarpe che produce, compra scarpe prodotte da altri. Così facendo, dice, perderà il lavoro per colpa sua.
Nel frattempo, i miei occhi vanno a posizionarsi su due tipi di scarpe uguali a quelle che ho preso prima di partire.. Poi intervengo e faccio conoscere la Piccola Provvidenza che ci dà l'opportunità di evitare di comprare nuovi abiti e di servirsi gratuitamente di ciò che è disponibile e di cui abbiamo bisogno.

Basta imballaggi inutili! È l'intervento allora di un altro ragazzo.

Ci si chiede se influisce anche dove viviamo. Sì, riusciamo però ad immaginarci una città diversa?


Dopo questo speranzoso, vivo e volitivo scambio di opinioni andiamo ad una fantastica cena, poi in preghiera e poi all'Oyak.

Di dormire non ne avevo proprio voglia e quindi sono stato in chiesa con Emma, ragazza veronese conosciuta sul pullman, fino alle 2 di notte.


È il primo agosto ed ovviamente non riesco ad andare alla preghiera mattutina. Mi sveglio infatti alle 9 e mi faccio una bella e calda doccia.
Io e Gianmartino riusciamo a far colazione con gli avanzi che ancora distribuiscono.

Il cielo è azzurro e fermo. Vado a pigliare un po' di sole mentre Gianma scrive una canzone.

Alle 11:30 lo lascio. Frère Leandro infatti m'ha dato appuntamento per le 12 alla Morada (la Dimora/Casa/Sede dei frère). Quando vi arrivo, lui non c'è ancora e comincio a dubitare sul suo arrivo ma dopo qualche minuto viene a chiamarmi, addirittura per nome! Gli ho parlato delle mie tesi e dell'attività caritas. Mi ha dato buoni consigli e per questo lo ringrazio e lo terrò sempre nel cuore.
Mi ha lasciato chiedendomi se fosse possibile fare un incontro Taizé a Brescia. Sono in fibrillazione! Sto già pensando a come organizzarlo!

Dopo la preghiera ed il pranzo passo un pomeriggio in amicizia. Vado a fare un giro alla Fonte con Alessandra. Quando torniamo vediamo che la tenda di Francesca è rotta. Prima di andare alla merenda cerco almeno di riposizionare il telo, visto che il cielo azzurro di stamattina si è ora oscurato.

Mentre sono con Emma e Maria (anche lei, ragazza veronese conosciuta sul pullman) passa frère John e ci chiede se potrà andare in bici. Gli abbiam consigliato di prendersi almeno una mantella..infatti, dopo pochi minuti, ha cominciato a diluviare!

Occasione buona per scrivere una cartolina.

Ceniamo. Davide Mattanza e Francesca aspettano Gianmartino che è andato a Cluny, io vado a vedere la situazione delle tende dopo l'acquazzone. Sono messe bene, a parte quella rotta della Frà che però dentro non è bagnata. Quando ci siam visti alla preghiera le ho detto che se vuole può dormire nella mia.

Durante la serata all'Oyak abbiam conosciuto le genovesi Francesca Lacqua e Giulia Coppi. Dopo andrò in chiesa con Emma e Maria ma prima vado a vedere cos'ha deciso la Frà. È nella sua tenda. Anche Gianmartino verrà in chiesa con noi.

Emma e Maria si siedono. Io prendo posto accanto a Maria e Gianma vicino a me. Quest'ultimo ci abbandonerà presto mentre le ragazze, dopo essere rientrate, si scambiano di posto e, tra una risata e l'altra, si fan pure discorsi seri!

Una slovena vicino a noi sta facendo compiti di fisica. Dispiace ma per me è una lingua sconosciuta: non posso aiutarla. Lo sloveno intendo!

Vado a letto dopo le 2.

La sveglia mattutina sarà posticipata alle 7:45 perché Frà s'è lamentata del risveglio all'orario precedente.

Nuovamente niente preghiera. Vado a lavarmi e poi a vedere se riuscirò a prendere la colazione. Arrivato in tempo perfetto!
Incontro il già conosciuto gruppo di scout che mi saluta ed a cui chiedo una foto dopo pranzo, vicino alla chiesa. Colazione con Davide, Gianmartino e Francy, a cui do il buongiorno.

Io e Gianmartino andiamo sopra la Fonte. Io termino la lettura del libro “Cuore” e Gianma mi presta quindi il suo libro. Lui però viene privato di suonare la chitarra perché delle persone stanno facendo un'esperienza di 45 minuti di silenzio.

Ecco Armando!
È un tedesco che mi parla in spagnolo e che mi ritrovo ormai dappertutto.

Preghiera e pranzo. Poi vado trovare Davide, Gianmartino e Francesca mentre stan facendo uno spuntino all'Oyak. Andiamo a visitare la vecchia chiesa e la tomba di frère Roger.

Mi sto dimenticando di qualcosa? Sì! L'appuntamento per la foto!
Proprio passato di mente. Infatti, vado addirittura a prendere il sole e passo il pomeriggio dialogando sulla vita amorosa con Francesca Bertoni.

Ci rechiamo poi al punto D di Taizé per l'incontro con gli Italiani. Veniamo divisi in piccoli gruppi e ci confrontiamo sulla solidarietà quotidiana e su quella futura.

Dopo cena c'è stata una bella preghiera con discorso finale di frère Alois.

Prima di andare in chiesa c'è stata una serata all'Oyak molto divertente e forse non siamo riusciti a trattenerci perché un signore ha cominciato a dirci che la chiesa non è posto né per parlare né per dormire. Uhm...lascio le ragazze ed alle 2 sono in tenda.

Lo schema è ormai fisso: mi sveglio, faccio la doccia e poi colazione. La preghiera mattutina diciamo che la includo nelle nottate passate in chiesa.

Ritrovo gli scouts e rinnovo l'appuntamento per la foto.

Comincio a leggere seriamente il libro che Gianmartino mi ha prestato e che si intitola “Il Profeta” di Khalil Gibran.
Molto bello. Mi appunto diversi pensieri.

Dopo la preghiera ed il pranzo...

...ecco la foto!

Si va sotto il sole, si legge, ci si racconta, si va alla Fonte...

Dopo aver fatto merenda prendo parte ad un altro workshop.

Nel frattempo, Sofia, sorella di Emma, mi insegna un po' di russo e mi appunta un paio di frasi che voglio condividere con voi:
“я рад в мире” è “ya rad v mire” e significa “sono felice nel mondo”
“это правда!” è “eto pravda!” e significa “è verità!”

19 commenti:

  1. Ciao Dario , davvero una bella esperienza da libro cuore ma se tu abitassi per caso da quelle parti come ho fatto io per un anno circa sarebbe tutto diverso oserei dire capolvolta la cosa .Anche io ho conosciuto qualche anno fa l'esperienza di Taizé bella per 7 giorni , se ti rivedono che per caso vivi li si trasformano da dott. Jacki a Mr. hyde . Sono molto amica con frere John ma é il resto del gruppo che decide anche sulle amicizie che vanno oltre da troncare per paura di rendere un uomo libero di scegliere altro .... non é cosi bello come sembra , preti a volte complici . Volevo passare alla preghiera del venerdi' ma quache fratello ha scritto sulla posta di Fr.John in lingua spagnoleggiante di non andare perché rischiavo !!!! Ecco i veri cristiani che parlano di amore della libertà e di Gesù .Non corrisponde al 100%

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    1. Ciao Josephine!
      Ci conosciamo?
      Di dove sei?
      Son curioso: come hai fatto a trovare questo blog e questo post nello specifico?

      A dir la verità, avendo letto il libro, non mi trovo d'accordo con il comune significato che viene dat all'espressione "da libro Cuore"

      Comunque, penso anch'io che sia davvero diversa un'esperienza così prolungata. Non avendola provata non so dirti se in senso positivo o negativo ma sicuramente potrebbe smarrire l'effetto sorpresa.

      Parlando con frère, all'epoca, Leandro, mi ha detto che il gruppo conta molto e che le decisioni non vengono prese dal singolo, neanche dal priore.

      è una vita di sacrifici, sicuramente.

      Rispetto all'ultima parte, cos'è che rischiavi???

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  2. Cosa rischiavo non lo hanno scritto , ma mi hanno spaventata molto , pensa se fr.John veniva via con me , ci avrebbero linciato oppure usato le torture come la ruota medioevale ;;; non lo so ma per me sono cattivi !!! Leandro se ne é andato , non so le lo sai , condizionava troppo fr.John .*
    Povera creatura ! Non so che male abbia fatto per subire cosi tanto . Se vuoi sapere cosa rischiavo scrivigli una mail ma non dire che te lo ho detto io .
    Bello il blog facile su google cerchi esperienze taize.
    cioa josep.





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    1. Josep, scusa ma faccio fatica a comprendere alcune cose. Hanno scritto che rischiavi senza aggiungere cosa? Cioè, potevi rischiare tanto di prenderti una torta in faccia quanto vincere al Superenalotto??
      A chi dovrei scrivere una e-mail?
      A frère John??
      A parte che non ho l'indirizzo, comunque, se lui lo sa, come mai tu invece no?

      Cosa intendi con "pensa se fr.John veniva via con me" ?
      Veniva via da Taizé? Perché con te??

      In che modo Leandro condizionava troppo fr.John??

      Scusa per le tante domande ma son davvero curioso.
      Spero mi risponderai, anche con una e-mail privata se "rischi" troppo...

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  3. Ciao Dario , se non hai colto il senso della storia che ti fa capire che le persone sembrano libere ma non lo sono e se tu credi solo ad una facciata perché tutti vanno in vacanza , purtroppo ce ne sono altre molto diverse l'importate é non credere a tutto quello che ri volgiono far credere .Certo é che se uno di là vuole venir via una volta che é dentro non puo'farlo liberamente questo é chiaro e non solo . Credo che tu ci arrivi ad andare oltre ciao Josep;

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  4. "L'uomo è nato libero ma in ogni luogo egli è in catene" - Jean-Jacques Rousseau

    Se mi vorrai chiarire alcune cose, scrivimi pure a dariopalini10@gmail.com

    A presto Josep!

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  5. Sinceramente quanto c'è scritto nei commenti mi lascia parecchio perplesso sulla veridicità degli stessi. Comunque, Dario, io tra poco sarò a Taizé da permanente per qualche mese, quindi potrò vedere di persona se le cose che ci son scritte qua possono essere vere o no.

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    1. Ciao Davide , se vai come permanente tutte le porte sono aperte da loro , é chi vive all'esterno della comunità e li hai conosciuti che tutto cambia , lo sanno tutti in francia e tacciono ci sono articoli anche su giornali in anni passati che mi hanno inviato delle ragazze che raccontano ma voi non ne szpete niente . Non é una esperienza da aspirante fratello o sorella .ma da chi é esterno e pensa che si faccia davvero comunicazione .

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    2. Taizé, j'habite pas loin, y'a des cinglés partout ! - Clubxtrem.netwww.clubxtrem.net/modules/.../viewtopic.php?
      ...20/ott/2005 - 19 post - ‎14 autori
      Pars avec Clubxtrem pour Masters Of Hardcore (BE), I Love Techno (BE), .... Effectivement Taizé est une ville de dingue... ma cousine a vécu ...

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    3. Beh, l'ambiente può piacere o meno...ma definire "pazzi" coloro che scelgono una vita che non danneggia nessuno non mi pare molto corretto.

      Soprattutto senza fornire spiegazioni.

      Un utente, per fortuna, mi pare chieda di non generalizzare.

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    4. Ciao Davide , se vuoi vedere di persona le cose che sono scritte puoi scrivermi a bianchijosephine@gmail.com
      e ti invito a Cluny domenica 20 ottobre alla mia associazione , puoi anche girare l'invito a frere John ti lascio la sua mail ..

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    5. Io non vado da aspirante fratello. Ripeto: mi lascia molto perplesso quello che dici, non è chiaro per niente, ti contraddici più volte. Mi sembra che per qualche motivo tu abbia avuto dei problemi con alcuni dei fratelli e ti voglia in qualche modo rifare mettendo in giro voci infamanti. Questa è la mia impressione, ciao.

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    6. E poi questo "tutti tacciono" mi fa credere ancora di più che si tratti di panzane, di teorie cospirazionistiche e corbellerie varie, tipo quelle sull'11 settembre. Cerchiamo di essere seri, va'.

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    7. pensa quello che vuoi ! ognuno ha le sue esperienze e sono proprie e altri non possono dire no se non le hanno vissute ! Questo si chiama rispetto di opinione altrui !

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    8. Ma infatti io rispetto la tua opinione, però permettimi di criticarla.

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    9. Quello che sto cercando di comunicarti é che con questo messaggio che ho ricevuto per iscritto , sono stata male cioé mi hanno dato sofferenza e non bene , amore comprensione . Non é quello che ci si aspetta dopo anni che si conosce una comunità , dopo aver abitato nelle vicinanze qualcosa non é chiaro o e cambiato nelle regole e credo che chi va là come te possa fare qualcosa anche chiedendo al diretto interessato fr.John - mi conosce molto bene , perché torni come una volta che era davvero molto bello con grande apertura verso tutti .

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    10. Taizé è una comunità di uomini, e gli uomini per definizione non sono perfetti; posso anche credere che tu e altre persone possiate avere avuto problemi con loro. Però non mi sembra giusto generalizzare, e lanciare accuse che, francamente, lasciano il tempo che trovano.

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    11. é una comunità religiosa .
      ciao

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  6. Davide , ti ho raccontato una mia esperienza che non é generalizzare e poi ce ne sono altre nei siti su internet se cerchi abbiamo tutti un nickname , ricordati che la riconciliazione che predicano per mia esperienza verso di me non c'é stata e non puoi dire sempre no se non hai avuto questa esperienza .
    ciao

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