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martedì 12 maggio 2015

Potrebbe essere una risorsa economica per molti


Vi ricordate i referendum del giugno 2011?
 
Con la vittoria, l’Autorità dell’energia elettrica, del gas e del sistema idrico aveva eliminato il principio della remunerazione del capitale. Il referendum abrogativo proponeva, infatti, l’abrogazione parziale della norma che stabiliva la determinazione della tariffa per l’erogazione dell’acqua, nella parte in cui prevedeva che tale importo includeva anche la remunerazione del capitale investito dal gestore.
L’autorità aveva inoltre stabilito che il costo degli investimenti sarebbe stato riconosciuto soltanto a opere ultimate e in funzione.
Bene!

Rimanevano fermi alcuni criteri come la sostenibilità economica della fornitura agli utenti domestici, la copertura integrale dei costi di esercizio e di investimento, la sostenibilità ambientale dell'uso della risorsa attraverso l'applicazione del principio "chi inquina paga", l'attenzione alla qualità del servizio tecnico e commerciale attraverso specifici indicatori.

Secondo il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua è però stata sancita nei fatti la negazione del Referendum: «L'Autorità ha varato una tariffa che nega, nello specifico, il secondo referendum sulla remunerazione del capitale e lascia che si possano fare profitti sull'acqua, cambiando semplicemente la denominazione in "costo della risorsa finanziaria", ma non la sostanza: profitti garantiti in bolletta. Il nuovo metodo tariffario, metterà a rischio gli investimenti per la gestione del servizio idrico integrato più di quanto già non accada attualmente. Ciò avverrà perché in un sistema che si basa sul ricorso al mercato creditizio, se si allunga il periodo di ammortamento dei cespiti si ha una conseguente riduzione delle aliquote annue con un impatto negativo sui flussi di cassa, creando così un rischio elevato nel reperimento delle risorse finanziarie. Ciò è particolarmente grave visto che il servizio idrico integrato abbisogna di ingenti investimenti nei prossimi anni. Vogliamo che il nuovo metodo tariffario venga ritirato e chiediamo le dimissioni dei membri dell'Autorità. non ci fermeremo ad elemosinare concessioni ma ci batteremo finché questo non avverrà e venga ristabilita la volontà popolare».


Volete sapere altri aspetti che nel nostro Paese non funzionano bene?

I componenti della Commissione VIA (Valutazione Impatto Ambientale) negli scorsi anni ricevevano il trattamento economico annuo lordo specificato nella tabella sottostante.

Un totale complessivo di più di 3 milioni di euro (3080610 €) annui lordi, oltre agli oneri di missione (ivi inclusi quelli per ispezioni e sopralluoghi per la verifica di ottemperanza alle prescrizioni VIA).

Al trattamento economico ed agli altri oneri per l’attività istruttoria VIA-VAS, si fa fronte ai sensi dell’articolo 2, commi 615, 616 e 617 della legge 24 dicembre 2007 n. 244, che definisce le modalità di riassegnazione del contributo dello 0,5 per mille versato dal soggetto proponente il progetto.

Nel biennio 2010-2011 risulta una riassegnazione media annua, atta a coprire gli oneri di funzionamento, di circa 4,5 milioni di euro, a fronte di un gettito di circa 10 milioni di euro, oltre risorse ordinarie disponibili pari a più di 2,5 milioni di euro (2609274 €) per il 2010; a quasi 2 milioni di euro (1802239 €) per il 2011; quasi 1,5 milioni di euro (1480068 €) ne 2012.

Ecco invece i versamenti 0,5 per mille per la VIA negli anni 2010, 2011 e 2012:
-somme introitate all’entrata del bilancio dello Stato: quasi 10 milioni di euro (9764011 €) nel 2010; più di 11 milioni di euro (11143644,83 €) nel 2011; quasi 7 milioni di euro (6804355,44 €) nel 2012
-somme riassegnate sul pertinente capitolo di spesa: quasi 4,5 milioni di euro (4437827 €) nel 2010; più di 5 milioni di euro (5064940 €) nel 2011; quasi 4,5 milioni di euro (4347840 €) nel 2012
-risorse ordinarie: più di 2,5 milioni di euro (2609274 €) nel 2010; quasi 2 milioni di euro (1802239 €) nel 2011; quasi 1,5 milioni di euro (1480068 €) nel 2012
-totale risorse disponibili per istruttoria VIA-VAS: più di 7 milioni di euro (7047101 €) nel 2010; quasi 7 milioni di euro (6867179 €) nel 2011; quasi 6 milioni di euro (5854908 €) nel 2012


Il trattamento economico della Commissione AIA è determinato sulla base del Decreto MATTM-MEF del 5 marzo 2008 prevede che ai componenti della Commissione spettino il 60% della tariffa istruttoria versata per ogni singolo impianto. 

Ecco i versamenti AIA complessivi intervenuti a decorrere dall’esercizio 2010:
-somme introitate all’entrata del bilancio dello Stato (tariffe): più di 500 mila euro (500475 €) nel 2010; più di 350 mila euro (353010 €) nel 2011; quasi 800 mila euro (775779,31 €) nel 2012
-somme riassegnate sul pertinente capitolo di spesa: quasi 300 mila euro (296380 €) nel 2010; quasi 300 mila euro (301460 €) nel 2011; quasi 600 mila euro (590143 €) nel 2012

Nelle more dell’adozione del decreto, ai componenti della Commissione unificata è corrisposto un trattamento forfettario pari al 70% del trattamento economico già spettante ai componenti ordinari della Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientali – VIA e VAS.

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