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venerdì 28 novembre 2014

La non certo brillante storia del pesante volo di Alitalia – prima parte



L’Alitalia fu fondata a Roma il 16 settembre 1946 e iniziò le sue operazioni di volo il 5 maggio 1947 da Torino a Roma e poi a Catania, con 18 passeggeri su un trimotore Fiat pilotato da Virgilio Reinero. 
Il 6 luglio effettua il primo volo internazionale (da Roma a Oslo) con a bordo 38 marinai norvegesi.
A marzo 1948 inaugura la prima tratta internazionale con un volo di 36 ore.

Nel 1950 entrano in servizio le prime hostess. 

Nel 1965 la compagnia aerea supera i 3 milioni di passeggeri trasportati e per la prima volta vengono serviti pasti caldi. 

Il 31 ottobre 1957 l’IRI impone la fusione tra Alitalia e LAI (Linee Aeree Italiane, altra compagnia di proprietà statale) da cui nasce Alitalia-Linee Aeree Italiane, compagnia di bandiera italiana.
Alitalia nel 1982 trasporta 10 milioni di passeggeri.

Il 28 novembre 1988 riceve la Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte “per attività di mecenatismo culturale”

Nel 1993 raggiunge i 20 milioni di passeggeri trasportati, trasporta il 38,7% dei passeggeri di voli internazionali ed è la terza compagnia aerea dopo Lufthansa e British Airways.
Nel 1995 ha trasportato il 50% di tutti gli italiani che hanno preso un aereo.

Nel 1996 nasce il primo sito web di Alitalia e l’amministratore delegato Domenico Cempella porta avanti un’alleanza con la compagnia olandese KLM. 

Negli anni novanta Alitalia trasporta quasi 28 milioni di passeggeri annui ma le tensioni sindacali e l’eccessivo piano di investimenti producono risultati di bilancio deludenti. È la prima grave crisi: il traffico aereo italiano raddoppia e bisognerebbe comprare nuovi aerei. Invece si riducono le tratte intercontinentali operate.

L’alleanza con KLM doveva, nei piani dei dirigenti, fare da preludio a una fusione ma nel 2000 la compagnia olandese rompe unilateralmente l’alleanza e l’a.d. Cempella promuove un’azione legale.

Nel 2001, anno nero per l’aviazione civile mondiale, Alitalia paga più della concorrenza la flessione della domanda risentendo in particolar modo la concorrenza delle compagnie a basso costo. 

Francesco Mengozzi sostituisce Cempella, stipula un’alleanza con Air France ed entra a far parte dello SkyTeam con Aeroméxico, CSA Czech Airlines, Delta Air Lines e Korean Air. Mengozzi ottenne una fusione con Air France attribuendo ad Alitalia un terzo del capitale della rete francese ma il governo Berlusconi II respinge la proposta.

Nel 2002 termina l’azione legale di Cempella e l’arbitrato internazionale condanna KLM a pagare una penale netta di 250 milioni di euro ad Alitalia. 

Nel 2004 Alitalia ha 21294 dipendenti (di cui 4418 assistenti di volo) e una flotta di 157 aerei; il 62,4% del pacchetto azionario è dello Stato Italiano, Air France ha il 2%; possiede il 100% di Alitalia Express e di Alitalia TEAM mentre possiede il 20% di Eurofly.

Nel 2005 con Alitalia vola il 25% dei passeggeri italiani. Esattamente dieci anni prima ne trasportava il 50%.

Nel 2006 con Alitalia hanno volato più di 24 milioni di persone, con un incremento del 7,9%; fattura quasi 4 miliardi e 200 milioni di euro, l’indebitamento viene ridotto del 51% attestandosi a circa 830 milioni ed ha una perdita di esercizio di 160 milioni.

A fine anno il nuovo governo Prodi II decide di vendere il 30-40% del capitale azionario della compagnia. Dopo otto mesi, però, la gara d’Offerta Pubblica d’Acquisto fallisce per il ritiro dei concorrenti.

Il 1° agosto 2007 il presidente Berardino Libonati si dimette pochi mesi dopo l’incarico ricevuto, il suo successore sarà Maurizio Prato. 

Si tenta una seconda privatizzazione e viene manifestato interesse da Aeroflot, Air France-KLM (fusesi nel 2004), Ap Holding, Lufthansa e una cordata che ha come rappresentante legale Antonio Baldassarre (presidente del Consiglio di amministrazione della RAI, nominato durante il governo Berlusconi II)

La cordata è ammessa con riserva e composta in prevalenza da sconosciuti. Tra cui il fondo d'investimento israeliano Mivtach Shamir Ltd, la misteriosa società belga Safna (proprietaria di miniere e pozzi di petrolio in Sudafrica e Congo), il tour operator milanese I Viaggi del Ventaglio (fallito nel 2010), la società romana di informatica Engineering, Reficere Srl di Roma (gestisce un ristorante Mc Donald's all'Eur ma il bilancio 2006 non è disponibile nella banca dati Cerved), la sconosciuta società Aermar Srl di Torino (dichiara come attività il commercio di autoveicoli ma nel 2006 non aveva valore della produzione, solo costi per 960 euro e una perdita netta di 960 euro, con patrimonio netto ridotto a 43.274 euro).

La Consob chiede più trasparenza e chiede di fornire gli elementi necessari «per verificare, in via preliminare e pregiudiziale, (...) la sussistenza in capo a detta Cordata di requisiti quali: una adeguata solidità patrimoniale, adeguate competenze industriali e capacità di sostenere il rilancio della società nel lungo periodo».

I Viaggi del Ventaglio fa sapere di essere stata invitata il 4 ottobre da Baldassarre «a partecipare a una costituenda cordata finalizzata alla privatizzazione della compagnia di bandiera». La società «ha preliminarmente manifestato il proprio interesse ad esaminare l'eventuale adesione al progetto in attesa di ricevere maggiori informazioni» e ha puntualizzato che l'operazione «non prevedrebbe nessun esborso finanziario».

L'avvio della nuova tornata di privatizzazione con sei concorrenti accende l'interesse sul titolo Alitalia (+4,1% a 0,8518 euro). Dopo il calo della seduta precedente, Air France ha riguadagnato l'1% a 28,43 euro. Lufthansa è salita dell'1,1%a 20,71.

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