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lunedì 24 febbraio 2014

Roma 2012-2013 - 35° incontro europeo organizzato dalla comunità di Taizé - prima parte


26 dicembre 2012.

Sveglia alle 5, anche se fino ad un quarto alle 6 non mi alzo dal letto...

Ultimi preparativi e si parte, ovviamente in ritardo, alle 6:25.

C'è nebbia sulla strada di Ome, papà va piano e così mi cambio alla guida dell'auto. Ce l'avrò con me la patente??

Quando mancano ancora 10 minuti alle 7 siamo in stazione.

Ad un quarto alle 9 scendo a Bologna e a casa di Francesca ci gustiamo una zuppettina con dell'olio squisito.

Pullman per la stazione (biglietto? Portoghese o Italiano?) e saremo a Roma alle 15.

Prendiamo una metro ed andiamo all'Istituto Santa Maria, dove ci faranno l'accoglienza.

Caos! Non abbiamo né la carta trasporto né la carta pasti!

Inoltre siamo a Santa Maria del Soccorso: lontanissimi!

Dormirò con 3 croati.

Si va a cena, all'aperto (!) grazie al caldo che fa!

Andiamo alla preghiera nella Basilica di San Giovanni in Laterano e ci prendiamo pure un gelato (al McDonald...) prima di tornare a casa, dove discuteremo della situazione italiana con due dei tre croati.

Laku noć! Buonanotte!

P.S.: pensavo che Djed Mraz (Babbo Natale), seppure in borghese, fosse più buono! Ho cercato di strappargli una foto per far capire a mio nipote che non fa così paura ma non c'è stato niente da fare!

Sveglia alle 7:30.

La doccia è occupata. Nell'attesa mi ginnastico.

Don Ivo dice che la caldaia forse non funziona ma appena il bagno si libererà sistemerà il tutto.

L'attesa si fa lunga. Don Ivo passa nel corridoio, mi vede ancora in attesa, dà uno sguardo emblematico alla porta del bagno e dice: “Donne!”

Indovinate chi esce?

Francesca!

Il don sistema la caldaia e riesco così a farmi una doccia caldina.

Colazioniamo tutti insieme, poi andiamo all'Istituto Santa Maria e qui incontriamo Ronco ed altri amici con i quali andiamo a visitare la Fontana di Trevi, Piazza di Spagna (dove sulla Scalinata di Trinità dei Monti vi troviamo un sosia di Mario Monti, all'epoca Presidente del Consiglio dei Ministri, con cui ci facciamo una foto), il Palazzo del Quirinale con i suoi corazzieri...

Pranziamo al sole e poi andiamo alla preghiera nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Mi chiedo cosa direbbe Gesù se dovesse vedere lo sfarzo di certe chiese..

Nel pomeriggio, mentre chi ha le attività da fare (che a noi non hanno dato......l'organizzazione italiana!), ce ne andiamo in giro per Roma a visitare il Monumento a Vittorio Emanuele II, i Fori Imperiali, la Chiesa di Santa Maria d'Aracoeli, il Campidoglio e il Circo Massimo. Poi una buona Guinness prima di andare a ritirare la cena.

Dicono che saremo di più di 40mila partecipanti a quest'incontro; molti di più, ovviamente, dei 30mila che si prevedevano.

Pare addirittura che alcune persone verranno de-localizzate in una fiera a sé stante.

Su facebook avevo visto un invito per un'opera teatrale tradotta da un'amica a Roma per il 27 dicembre 2012 e quindi....si va!

Arriviamo alla libreria (bella!) un po' in ritardo e scopriamo che “tradotta” significa nel gergo “portata dal copione in un libro”

Comunque, nonostante quest'imprevisto, è stata una bella serata conclusa con un buon brindisi e lo scatto di alcune foto (da parte mia ma col cellulare della sosia di Margherita Buy)

Rientriamo nella Basilica di San Giovanni in Laterano e facciamo nostra una parte di tempo in meditazione. Ci accampiamo poi fuori a sgranocchiare qualcosa, sotto lo sguardo dei passanti.

Anche a Roma, come a Barcellona, è difficile trovare un bar vero e proprio: tutti ristoranti e pizzerie! Anche chi tiene la scritta “snack bar” vorrebbe darti più da mangiare che da bere. Quindi, una cioccolata calda, sotto la supervisione irritata del titolare.

In metro incontriamo amici che confermano che la fiera sarà “spostata” per circa 4mila persone.

Mentre stiamo per aprire la porta di casa udiamo dei suoni e Francesca bussa alla porta da dove provengono. Ecco che appaiono una ventina di persone con voci da usignolo! Saranno loro ad animare le preghiere in parrocchia! Uno scambio di conoscenze e via verso il letto. Questa almeno era la mia intenzione senonché gli amici croati e Francesca mi trattengono in chiacchiere del tipo:

-insegnami esercizi per la schiena (Francesca)

-dov'è l'altro bagno?

-che fai a Capodanno?

-hai Maria??

-che sport segui?

-la ragazza ucraina è single?

-come conquisti le donne/ragazze ? Mi fanno l'esempio di Piazza San Pietro in cui Hrvala ha notato una ragazza (forse minorenne) ma il padre ho stoppato ogni tentativo di approccio. Mi parlano allora del classico luogo comune sull'atteggiamento degli Italiani nei confronti delle carine ragazze sulle coste croate e delle domande direttissime del tipo: “Sì o no?”

-ci scambiamo i letti con due ragazze?

-condividiamo alcune circostanze comuni affrontate nei nostri Paesi e qualche parola nelle due lingue

-solite battute sui carabinieri

-similitudini tra Milan e Zagabria.

Laku noć!

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